Annunciamo la Tua morte, Signore
 Proclamiamo la Tua resurrezione,  nell'attesa della Tua venuta...   

...Nell'attesa che si compia la BEATA SPERANZA e VENGA IL  NOSTRO SALVATORE, GESÙ CRISTO...

Abbiamo ripetuto tante volte queste parole, in ogni celebrazione eucaristica; ma ci rendiamo veramente conto del loro stupendo significato? Perché diciamo queste parole? Perché ogni vero cristiano vive nell'attesa del ritorno di Gesù! Tanti lo hanno dimenticato, tanti hanno perso la speranza, perchè sono passati 2000 anni dalle Sue parole:

Mt. 24,3ss Quando giunse sul monte degli Ulivi, si sedette; allora gli si avvicinarono i suoi discepoli e, in disparte gli dissero: "Dicci: quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?" Gesù rispose loro:"Badate che nessuno vi inganni! Poiché molti verranno nel mio nome dicendo: "Io sono il Cristo", e molta gente sarà tratta in inganno. - - - Quando questo Vangelo del Regno sarà predicato in tutta la terra abitata, quale testimonianza a tutte le genti, allora verrà la fine".

Mt. 24,15ss "Quando dunque vedrete stare in luogo Santo l'abominio della desolazione, di cui parla il profeta Daniele, chi legge intenda!, Allora quelli che stanno in Giudea fuggano sui monti, chi è sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, chi si trova in campagna non torni indietro a prendersi un mantello. Guai alle gestanti e a quelle che allattano in quei giorni. Pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno, né di sabato. Infatti, vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai c'è stata dall'origine del mondo fino ad ora, né mai vi sarà. Se non fossero stati abbreviati quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Tuttavia, a causa degli eletti, saranno abbreviati quei giorni".

Mt. 24,23ss Allora se uno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui!", oppure: "E' là", non ci credete. Sorgeranno infatti falsi messia e falsi profeti, che faranno grandi miracoli e prodigi, tanto da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l'ho predetto. Se vi diranno: "Ecco, è nel deserto!" non ci andate;oppure: "Ecco, è nell'interno della casa!", non ci credete; poiché come la folgore esce dall'oriente e brilla in occidente,così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. - - - Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze celesti saranno sconvolte.  

Mt. 24,37ss "Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio la gente mangiava, beveva, si sposava e si maritava, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non vollero credere finché si abbatté il diluvio e spazzò via tutti, proprio così sarà la venuta del figlio dell'uomo. Allora, se vi saranno due in campagna, uno sarà preso, l'altro lasciato; se due donne saranno a macinare con la mola, una sarà presa e l'altra lasciata".

Mc. 13,33ss "State attenti, vegliate! Poiché non sapete quando sarà il tempo. Sarà come di un uomo che, partendo per un viaggio, ha lasciato la sua casa dando ogni potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ha comandato di vigilare. Vegliate, dunque, giacché non sapete quando il padrone della casa giungerà, se la sera o a mezzanotte, se al canto del gallo o al mattino. Che egli, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!".

Atti 1,9ss Dette queste cose, mentre essi lo stavano guardando, fu levato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Stavano con lo sguardo fisso al cielo, mentre egli se ne andava: ed ecco che due uomini in bianche vesti si presentarono loro dicendo: "Uomini di Galilea, perché ve ne state guardando verso il cielo? Questo Gesù che è stato assunto di mezzo a voi verso il cielo, tornerà così, nel modo come lo avete visto andarsene in cielo".

Alcuni addirittura temono il Suo ritorno, perchè credono che avverrà dopo la fine del mondo; ma questo è impossibile, perché Gesù ha detto:"Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?" E dove potrebbe trovarla, se non ci fosse più nessun vivente? Nelle pietre?

NON E' LA FINE DEL MONDO, CHE FARA' RITORNARE GESÙ, MA E' IL RITORNO DI GESÙ CHE METTERA' FINE ALLE GUERRE, ALLE MALATTIE, ALLA FAME, AL DOLORE E ALLA MORTE, DANDO INIZIO ALLA FESTA PREPARATA FIN DAL PRINCIPIO DEI TEMPI

E quella Festa si avvicina sempre di più: Gesù ci disse di osservare

I SEGNI DEI TEMPI

"Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte."

STA A NOI SAPERLI COGLIERE, DISCERNENDO IL VERO DAL FALSO, LA PROFEZIA DALL'INGANNO, I MESSAGGI AUTENTICI AFFIDATI AD ANIME SEMPLICI DA QUELLI FALSI DEI FALSI PROFETI.

COME?

Con la preghiera, innanzitutto; con l'Aiuto dello Spirito Santo, che si manifesta sempre in modo evidente; con il mettere DIO al primo posto nella nostra vita; con l'amore fraterno e la partecipazione ai  ai cenacoli di preghiera; con la meditazione attenta della parola del Santo Padre Giovanni Paolo II, che tante volte ci ha invitato a preparare l'Avvento:

"La comunità cristiana ha il compito di farsi testimone di fronte al mondo di questa attesa annunciando... la nuova venuta del Signore allorché il tempo lascerà il posto all'eternità. Viviamo insieme con Maria questo tempo di attesa e chiediamole di guidare i nostri passi incontro al Signore. Ella oggi ci ripete con il suo Figlio: «Alzatevi e levate il capo perché la vostra redenzione è vicina!». (Angelus 27.11.88  Avvenire)

"Questo pellegrinaggio deve continuare! Deve continuare nelle nostre vite. Dove continuare nella vita della Chiesa mentre guarda al terzo millennio cristiano. Deve continuare come “un nuovo avvento”, un momento di speranza  e di attesa, fino al ritornoº del Signore nella Gloria. La nostra celebrazione di questa giornata mondiale della gioventù è una sosta lungo il cammino, un momento di preghiera e di ristoro, ma il nostro viaggio deve condurci ancora avanti. Denver, Colorado (U.S.A.) 15.08.1993

Parlando alla stampa sul significato del giubileo del 2000 “La sfida è costituita dal vedere il mondo propriamente informato sul vero significato dell'anno 2000, anniversario della nascita di Gesù Cristo. Il Giubileo non può essere solo il ricordo di un evento passato per quanto straordinario, deve essere la celebrazione di una presenza viva e un invito a guardare al secondo avvento del nostro salvatore, momento in cui instaurerà una volta per sempre il Suo Regno di giustizia, di amore e di pace. Roma (Italia) 28.02.1997

“Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua Risurrezione, nell'attesa della tua venuta”. Tutta la Chiesa attende la sua venuta in Oriente e in Occidente. I figli e le figlie del Libano attendono la sua nuova venuta nella gloria. Tutti noi viviamo  l’avvento degli Ultimi Tempi della storia e tutti cerchiamo di preparare la venuta di Cristo, di edificare il Regno di Dio da Lui annunciato. Beirut (Libano) 11.05.1997

 "Adesso l’impegno passa a noi, pellegrini ancora in cammino sulla terra. Dopo l'Ascensione di Gesù due angeli domandano agli Apostoli: " Perché state a  guardare il cielo? Questo Gesù... tornerà un giorno. (Atti 1, 11). La domanda è rivolta anche a noi: siamo ora nel tempo dell’attesa operosa e vigilante del Ritorno glorioso di Cristo! Il nostro spirito, animato da viva speranza, gioisce ed invoca: “Vieni, Signore Gesù”. E la risposta, consegnata nel libro dell'Apocalisse colma di gioia il nostro cuore, come quello di ogni credente: “Sì, vengo presto!". Amen. (Ap.22,20) Torino (Italia), 24.05.1998.

"Quando Gesù tornerà, avrò fatto tutto il possibile perché trovi ancora la fede sulla terra?" Si chiese, e ci chiese, un giorno Giovanni Paolo II; e noi, lo avremo fatto? Avremo meritato di entrare nel Suo Regno? E, cosa ancora più importante: avremo aiutato i nostri fratelli ad entrarvi?

Ritorna, Signore! Vivremo sulla Terra Rinnovata con Te come i Tuoi discepoli di allora...  Ma Tu non ci lascerai mai più! Mai più soffriremo, mai più piangeremo, mai più moriremo!

Annunciamo la Tua morte, Signore
 Proclamiamo la Tua resurrezione,  nell'attesa della Tua venuta...   

...Nell'attesa che si compia la BEATA SPERANZA e VENGA IL  NOSTRO SALVATORE, GESÙ CRISTO...

 

Tuo è il Regno, Tua è la Potenza e la Gloria nei secoli!

 

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:

I quattro Novissimi

(o realtà ultime dell'uomo)

In Gesù Cristo e per il suo mistero, i credenti vivono fin d'ora, come in embrione, le ultime realtà della storia della salvezza.

Esse però diverranno palesi e perfette nella parusia, quando Cristo verrà come giudice dei vivi e dei morti a  chiudere la storia e a consegnare il regno al Padre. Verranno allora la nuova terra e i nuovi cieli.

Il disegno di Dio, di ricapitolare ogni cosa in Cristo, sarà compiuto e Dio sarà tutto in tutti (R.d.C., 100).

Quando verrà il giorno della morte, la vita non ci sarà tolta, ma trasformata.

In un mondo nuovo andremo incontro a Gesù, ciascuno per ricevere la ricompensa di ciò che ha fatto su questa terra (cfr. Apocalisse, 14,13). Molti vivono come se questa terra fosse la loro casa per sempre. Vivono come se non dovessero morire mai. Nel giorno della morte, i denari e le ricchezze non conteranno nulla. Chi lo dimentica e vuol tenere tutto per sé, corre il rischio di non ricevere niente da nessuno, in quel giorno. Rischia di rimanere solo e triste, lontano da Dio, per sempre. Sarà l'inferno.

Il Signore un giorno verrà e farà nuove tutte le cose. Gesù chiamerà ciascuno per nome, in quel giorno; sarà il giorno del giudizio (cfr. Mt. 25,31-40). 1 morti risorgeranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita, e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.

Come sarà il paradiso? Il paradiso è gioia senza fine: vivremo per sempre con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo (C.d.F, II, 154-155).