Osea

  1

Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beerì, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re d'Israele.

Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse:

"Va', prenditi in moglie una prostituta
e abbi figli di prostituzione,
poiché il paese non fa che prostituirsi
allontanandosi dal Signore".

Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: essa concepì e gli partorì un figlio. E il Signore disse a Osea:

"Chiamalo Izreèl, perché tra poco
vendicherò il sangue di Izreèl sulla casa di Ieu
e porrò fine al regno della casa d'Israele.
In quel giorno
io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreèl".

 

La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea:

"Chiamala Non-amata,
perché non amerò più
la casa d'Israele,
non ne avrò più compassione.
Invece io amerò la casa di Giuda
e saranno salvati dal Signore loro Dio;
non li salverò con l'arco, con la spada, con la guerra,
né con cavalli o cavalieri".

Dopo aver divezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. E il Signore disse a Osea:

"Chiamalo Non-mio-popolo,
perché voi non siete mio popolo
e io non esisto per voi".

2

Il numero degli Israeliti
sarà come la sabbia del mare,
che non si può misurare né contare.
Invece di sentirsi dire:
"Non siete mio popolo",
saranno chiamati figli del Dio vivente.
I figli di Giuda e i figli d'Israele
si riuniranno insieme,
si daranno un unico capo
e saliranno dal proprio territorio,
perché grande sarà il giorno di Izreèl!
Dite ai vostri fratelli: "Popolo mio"
e alle vostre sorelle: "Amata".

Accusate vostra madre, accusatela,
perché essa non è più mia moglie
e io non sono più suo marito!
Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni
e i segni del suo adulterio dal suo petto;
altrimenti la spoglierò tutta nuda
e la renderò come quando nacque
e la ridurrò a un deserto, come una terra arida,
e la farò morire di sete.
I suoi figli non li amerò,
perché sono figli di prostituzione.
La loro madre si è prostituita,
la loro genitrice si è coperta di vergogna.
Essa ha detto: "Seguirò i miei amanti,
che mi danno il mio pane e la mia acqua,
la mia lana, il mio lino,
il mio olio e le mie bevande".
Perciò ecco, ti sbarrerò la strada di spine
e ne cingerò il recinto di barriere
e non ritroverà i suoi sentieri.
Inseguirà i suoi amanti,
ma non li raggiungerà,
li cercherà senza trovarli.

Allora dirà: "Ritornerò al mio marito di prima
perché ero più felice di ora".
Non capì che io le davo
grano, vino nuovo e olio
e le prodigavo l'argento e l'oro
che hanno usato per Baal.
Perciò anch'io tornerò a riprendere
il mio grano, a suo tempo,
il mio vino nuovo nella sua stagione;
ritirerò la lana e il lino
che dovevan coprire le sue nudità.
Scoprirò allora le sue vergogne
agli occhi dei suoi amanti
e nessuno la toglierà dalle mie mani.
Farò cessare tutte le sue gioie,
le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità.
Devasterò le sue viti e i suoi fichi,
di cui essa diceva:
"Ecco il dono che mi han dato i miei amanti".
La ridurrò a una sterpaglia
e a un pascolo di animali selvatici.
Le farò scontare i giorni dei Baal,
quando bruciava loro i profumi,
si adornava di anelli e di collane
e seguiva i suoi amanti
mentre dimenticava me!
- Oracolo del Signore.

Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acòr
in porta di speranza.
Là canterà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio padrone.
Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal,
che non saranno più ricordati.
In quel tempo farò per loro un'alleanza
con le bestie della terra
e gli uccelli del cielo
e con i rettili del suolo;
arco e spada e guerra
eliminerò dal paese;
e li farò riposare tranquilli.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell'amore,

ti fidanzerò con me nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.
E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
io risponderò al cielo
ed esso risponderà alla terra;
la terra risponderà con il grano,
il vino nuovo e l'olio
e questi risponderanno a Izreèl.
Io li seminerò di nuovo per me nel paese
e amerò Non-amata;
e a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio,
ed egli mi dirà: Mio Dio.

3

Il Signore mi disse ancora: "Va', ama una donna che è amata da un altro ed è adultera; come il Signore ama gli Israeliti ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d'uva".
Io me l'acquistai per quindici pezzi d'argento e una misura e mezza d'orzo e le dissi: "Per lunghi giorni starai calma con me; non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch'io mi comporterò con te.

Poiché per lunghi giorni
staranno gli Israeliti
senza re e senza capo,
senza sacrificio e senza stele,
senza efod e senza terafim.
Poi torneranno gli Israeliti
e cercheranno il Signore loro Dio,
e Davide loro re
e trepidi si volgeranno al Signore
e ai suoi beni, alla fine dei giorni".

4

Ascoltate la parola del Signore, o Israeliti,
poiché il Signore ha un processo
con gli abitanti del paese.
Non c'è infatti sincerità né amore del prossimo,
né conoscenza di Dio nel paese.
Si giura, si mentisce, si uccide,
si ruba, si commette adulterio,
si fa strage e si versa sangue su sangue.
Per questo è in lutto il paese
e chiunque vi abita langue
insieme con gli animali della terra
e con gli uccelli del cielo;
perfino i pesci del mare periranno.

Ma nessuno accusi, nessuno contesti;
contro di te, sacerdote, muovo l'accusa.
Tu inciampi di giorno
e il profeta con te inciampa di notte
e fai perire tua madre.
Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza.
Poiché tu rifiuti la conoscenza,
rifiuterò te come mio sacerdote;
hai dimenticato la legge del tuo Dio
e io dimenticherò i tuoi figli.
Tutti hanno peccato contro di me;
cambierò la loro gloria in vituperio.
Essi si nutrono del peccato del mio popolo
e sono avidi della sua iniquità.
Il popolo e il sacerdote avranno la stessa sorte;
li punirò per la loro condotta,
e li retribuirò dei loro misfatti.
Mangeranno, ma non si sazieranno,
si prostituiranno, ma non avranno prole,
perché hanno abbandonato il Signore
per darsi alla prostituzione.

Il vino e il mosto tolgono il senno.
Il mio popolo consulta il suo pezzo di legno
e il suo bastone gli dà il responso,
poiché uno spirito di prostituzione li svia
e si prostituiscono, allontanandosi dal loro Dio.
Sulla cima dei monti fanno sacrifici
e sui colli bruciano incensi
sotto la quercia, i pioppi e i terebinti,
perché buona è la loro ombra.
Perciò si prostituiscono le vostre figlie
e le vostre nuore commettono adulterio.
Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono,
né le vostre nuore se commettono adulterio;
poiché essi stessi si appartano con le prostitute
e con le prostitute sacre offrono sacrifici;
un popolo, che non comprende, va a precipizio.

Se ti prostituisci tu, Israele,
non si renda colpevole Giuda.
Non andate a Gàlgala,
non salite a Bet-Avèn,
non giurate per il Signore vivente.
E poiché come giovenca ribelle si ribella Israele,
forse potrà pascolarlo il Signore
come agnello in luoghi aperti?
Si è alleato agli idoli Èfraim,
si accompagna ai beoni;
si son dati alla prostituzione,
han preferito il disonore alla loro gloria.
Un vento li travolgerà con le sue ali
e si vergogneranno dei loro sacrifici.

5

Ascoltate questo, o sacerdoti,
state attenti, gente d'Israele,
o casa del re, porgete l'orecchio,
poiché contro di voi si fa il giudizio.
Voi foste infatti un laccio in Mizpà,
una rete tesa sul Tabor
e una fossa profonda a Sittìm;
ma io sarò una frusta per tutti costoro.
Io conosco Èfraim e non mi è ignoto Israele.
Ti sei prostituito, Èfraim!
Si è contaminato Israele.
Non dispongono le loro opere
per far ritorno al loro Dio,
poiché uno spirito di prostituzione è fra loro
e non conoscono il Signore.
L'arroganza d'Israele testimonia contro di lui,
Israele ed Èfraim cadranno per le loro colpe
e Giuda soccomberà con loro.
Con i loro greggi e i loro armenti
andranno in cerca del Signore,
ma non lo troveranno:
egli si è allontanato da loro.
Sono stati sleali verso il Signore,
generando figli bastardi:
un conquistatore li divorerà
insieme con i loro campi.

Suonate il corno in Gàbaa
e la tromba in Rama,
date l'allarme a Bet-Avèn,
all'erta, Beniamino!
Èfraim sarà devastato
nel giorno del castigo:
per le tribù d'Israele
annunzio una cosa sicura.
I capi di Giuda sono diventati
come quelli che spostano i confini
e su di essi come acqua verserò la mia ira.
Èfraim è un oppressore, un violatore del diritto,
ha cominciato a inseguire le vanità.
Ma io sarò come una tignola per Èfraim
e come un tarlo per la casa di Giuda.

Èfraim ha visto la sua infermità
e Giuda la sua piaga.
Èfraim è ricorso all'Assiria
e Giuda si è rivolto al gran re;
ma egli non potrà curarvi,
non guarirà la vostra piaga,
perché io sarò come un leone per Èfraim,
come un leoncello per la casa di Giuda.
Io farò strage e me ne andrò,
porterò via la preda e nessuno me la toglierà.
Me ne ritornerò alla mia dimora
finché non avranno espiato
e cercheranno il mio volto,
e ricorreranno a me nella loro angoscia.

6

"Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l'aurora.
Verrà a noi come la pioggia di autunno,
come la pioggia di primavera, che feconda la terra".
Che dovrò fare per te, Èfraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all'alba svanisce.
Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
poiché voglio l'amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocausti.

Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza,
ecco dove mi hanno tradito.
Gàlaad è una città di malfattori,
macchiata di sangue.
Come banditi in agguato
una ciurma di sacerdoti
assale sulla strada di Sichem,
commette scelleratezze.
Orribili cose ho visto in Betel;
là si è prostituito Èfraim,
si è contaminato Israele.
Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura,
quando ristabilirò il mio popolo.

7

Mentre sto per guarire Israele,
si scopre l'iniquità di Èfraim
e la malvagità di Samaria,
poiché si pratica la menzogna:
il ladro entra nelle case
e fuori saccheggia il brigante.
Non pensano dunque
che io ricordo tutte le loro malvagità?
Ora sono circondati dalle loro azioni:
esse stanno davanti a me.
Con la loro malvagità rallegrano il re,
rallegrano i capi con le loro finzioni.
Tutti bruciano d'ira, ardono come un forno
quando il fornaio cessa di rattizzare il fuoco,
dopo che, preparata la pasta,
aspetta che sia lievitata.
Nel giorno del nostro re
i capi lo sommergono negli ardori del vino,
ed egli si compromette con i ribelli.
Il loro cuore è un forno nelle loro trame,
tutta la notte sonnecchia il loro furore
e la mattina divampa come fiamma.
Tutti ardono come un forno
e divorano i loro governanti.
Così sono caduti tutti i loro sovrani
e nessuno si preoccupa di ricorrere a me.

Èfraim si mescola con le genti,
Èfraim è come una focaccia non rivoltata.
Gli stranieri divorano la sua forza
ed egli non se ne accorge;
la canizie gli ricopre la testa
ed egli non se ne accorge.
L'arroganza d'Israele
testimonia contro di loro,
non ritornano al Signore loro Dio
e, malgrado tutto, non lo ricercano.
Èfraim è come un'ingenua colomba,
priva d'intelligenza;
ora chiamano l'Egitto, ora invece l'Assiria.
Dovunque si rivolgeranno
stenderò la mia rete contro di loro
e li abbatterò come gli uccelli dell'aria,
li punirò nelle loro assemblee.

Guai a costoro, ormai lontani da me!
Distruzione per loro,
perché hanno agito male contro di me!
Li volevo salvare,
ma essi hanno proferito menzogne contro di me.
Non gridano a me con il loro cuore
quando gridano sui loro giacigli.
Si fanno incisioni per il grano e il mosto
e intanto si ribellano contro di me.
Eppure io ho rafforzato il loro braccio,
ma essi hanno tramato il male contro di me.
Si sono rivolti ma non a colui che è in alto,
sono stati come un arco fallace.
I loro capi cadranno di spada
per l'insolenza della loro lingua
e nell'Egitto rideranno di loro.

8

Da' fiato alla tromba!
Come un'aquila sulla casa del Signore...
perché hanno trasgredito la mia alleanza
e rigettato la mia legge.
Essi gridano verso di me:
"Noi ti riconosciamo Dio d'Israele!".
Ma Israele ha rigettato il bene:
il nemico lo perseguiterà.

Hanno creato dei re
che io non ho designati;
hanno scelto capi
a mia insaputa.
Con il loro argento e il loro oro
si sono fatti idoli
ma per loro rovina.
Ripudio il tuo vitello, o Samaria!
La mia ira divampa contro di loro;
fino a quando non si potranno purificare
i figli di Israele?
Esso è opera di un artigiano,
esso non è un dio:
sarà ridotto in frantumi
il vitello di Samaria.
E poiché hanno seminato vento
raccoglieranno tempesta.
Il loro grano sarà senza spiga,
se germoglia non darà farina,

e se ne produce, la divoreranno gli stranieri.

Israele è stato inghiottito:
si trova ora in mezzo alle nazioni
come un vaso spregevole.
Essi sono saliti fino ad Assur,
asino selvaggio, che si aggira solitario;
Èfraim si è acquistato degli amanti.
Se ne acquistino pure fra le nazioni,
io li metterò insieme
e fra poco cesseranno
di eleggersi re e governanti.

Èfraim ha moltiplicato gli altari,
ma gli altari sono diventati per lui
un'occasione di peccato.
Ho scritto numerose leggi per lui,
ma esse son considerate come una cosa straniera.
Essi offrono sacrifici
e ne mangiano le carni,
ma il Signore non li gradisce;
si ricorderà della loro iniquità
e punirà i loro peccati:
dovranno tornare in Egitto.
Israele ha dimenticato il suo creatore,
si è costruito palazzi;
Giuda ha moltiplicato le sue fortezze.
Ma io manderò il fuoco sulle loro città
e divorerà le loro cittadelle.

9

Non darti alla gioia, Israele,
non far festa con gli altri popoli,
perché hai praticato la prostituzione,
abbandonando il tuo Dio,
hai amato il prezzo della prostituzione
su tutte le aie da grano.
L'aia e il tino non li nutriranno
e il vino nuovo verrà loro a mancare.
Non potranno restare nella terra del Signore,
ma Èfraim ritornerà in Egitto
e in Assiria mangeranno cibi immondi.
Non faranno più libazioni di vino al Signore,
i loro sacrifici non gli saranno graditi.
Pane di lutto sarà il loro pane,
coloro che ne mangiano diventano immondi.
Il loro pane sarà tutto per loro,
ma non entrerà nella casa del Signore.
Che farete nei giorni delle solennità,
nei giorni della festa del Signore?
Ecco sono sfuggiti alla rovina,
l'Egitto li accoglierà,
Menfi sarà la loro tomba.
I loro tesori d'argento passeranno alle ortiche
e nelle loro tende cresceranno i pruni.

Sono venuti i giorni del castigo,
sono giunti i giorni del rendiconto,
- Israele lo sappia:
un pazzo è il profeta,
l'uomo ispirato vaneggia -
a causa delle tue molte iniquità,
per la gravità del tuo affronto.
Sentinella di Èfraim è il profeta con il suo Dio;
ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri,
ostilità fin nella casa del suo Dio.
Sono corrotti fino in fondo,
come ai giorni di Gàbaa:
ma egli si ricorderà della loro iniquità,
farà il conto dei loro peccati.

Trovai Israele come uva nel deserto,
riguardai i vostri padri
come fichi primaticci al loro inizio;
ma essi appena arrivati a Baal-Peòr
si consacrarono a quell'infamia
e divennero abominevoli
come ciò che essi amavano.
La gloria di Èfraim volerà via come un uccello,
non più nascite, né gravidanze, né concepimenti.

Anche se allevano figli,
io li eliminerò dagli uomini;
guai a loro, se io li abbandono.
Èfraim, lo vedo, ha fatto dei figli una preda
su luoghi verdeggianti.
Èfraim tuttavia condurrà i figli al macello.
Signore, da' loro... Che darai?
Un grembo infecondo e un seno arido!

Tutta la loro malizia s'è manifestata a Gàlgala,
è là che ho preso a odiarli.
Per i loro misfatti
li scaccerò dalla mia casa,
non avrò più amore per loro;
tutti i loro capi sono ribelli.
Èfraim è stato percosso,
la loro radice è inaridita,
non daranno più frutto.
Anche se generano, farò perire
i cari frutti del loro grembo.
Il mio Dio li rigetterà
perché non gli hanno obbedito;
andranno raminghi fra le nazioni.

10

Rigogliosa vite era Israele,
che dava frutto abbondante;
ma più abbondante era il suo frutto,
più moltiplicava gli altari;
più ricca era la terra,
più belle faceva le sue stele.
Il loro cuore è falso;
orbene, sconteranno la pena!
Egli stesso demolirà i loro altari,
distruggerà le loro stele.
Allora diranno: "Non abbiamo più re,
perché non temiamo il Signore.
Ma anche il re che potrebbe fare per noi?".
Dicono parole vane, giurano il falso,
concludono alleanze:
la giustizia fiorisce come cicuta
nei solchi dei campi.
Gli abitanti di Samaria trepidano
per il vitello di Bet-Avèn,
ne fa lutto il suo popolo
e i suoi sacerdoti ne fanno lamento,
perché la sua gloria sta per andarsene.
Sarà portato anch'esso in Assiria

come offerta al gran re.
Èfraim ne avrà vergogna,
Israele arrossirà del suo consiglio.
Perirà il re di Samaria
come un fuscello sull'acqua.
Le alture dell'iniquità, peccato d'Israele,
saranno distrutte,
spine e rovi cresceranno sui loro altari;
diranno ai monti: "Copriteci"
e ai colli: "Cadete su di noi".
Fin dai giorni di Gàbaa
tu hai peccato, Israele.
Là si fermarono, e la battaglia
non li raggiungerà forse in Gàbaa
contro i figli dell'iniquità?
Io verrò a colpirli:
si raduneranno i popoli contro di loro
perché sono attaccati alla loro duplice colpa.

Èfraim è una giovenca addestrata
cui piace trebbiare il grano.
Ma io farò pesare il giogo
sul suo bel collo;
attaccherò Èfraim all'aratro
e Giacobbe all'erpice.
Seminate per voi secondo giustizia
e mieterete secondo bontà;
dissodatevi un campo nuovo,
perché è tempo di cercare il Signore,
finché egli venga
e diffonda su di voi la giustizia.
Avete arato empietà e mietuto ingiustizia,
avete mangiato il frutto della menzogna.
Poiché hai riposto fiducia nei tuoi carri
e nella moltitudine dei tuoi guerrieri,
un rumore di guerra si alzerà contro le tue città
e tutte le tue fortezze saranno distrutte.
Come Salmàn devastò Bet-Arbèl
nel giorno della battaglia
in cui la madre fu sfracellata sui figli,
così sarà fatto a te, gente d'Israele,
per l'enormità della tua malizia.
All'alba sarà la fine del re d'Israele.

11

Quando Israele era giovinetto,
io l'ho amato
e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
Ma più li chiamavo,
più si allontanavano da me;
immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi.
Ad Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d'amore;
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare.
Ritornerà al paese d'Egitto,
Assur sarà il suo re,
perché non hanno voluto convertirsi.
La spada farà strage nelle loro città,
sterminerà i loro figli,
demolirà le loro fortezze.

Il mio popolo è duro a convertirsi:
chiamato a guardare in alto
nessuno sa sollevare lo sguardo.
Come potrei abbandonarti, Èfraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Come potrei trattarti al pari di Admà,
ridurti allo stato di Zeboìm?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Èfraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò nella mia ira.

Seguiranno il Signore
ed egli ruggirà come un leone:
quando ruggirà, accorreranno
i suoi figli dall'occidente,
accorreranno come uccelli dall'Egitto,
come colombe dall'Assiria
e li farò abitare nelle loro case.
Oracolo del Signore.

12

Èfraim mi raggira con menzogne
e la casa d'Israele con frode.
Giuda è ribelle a Dio
al Santo fedele.
Èfraim si pasce di vento
e insegue il vento d'oriente;
ogni giorno moltiplica menzogne e violenze;
fanno alleanze con l'Assiria
e portano olio in Egitto.
Il Signore è in lite con Giuda
e tratterà Giacobbe secondo la sua condotta,
lo ripagherà secondo le sue azioni.
Egli nel grembo materno soppiantò il fratello
e da adulto lottò con Dio,
lottò con l'angelo e vinse,
pianse e domandò grazia.
Ritrovò Dio in Betel
e là gli parlò.
"Signore, Dio degli eserciti,
Signore" è il suo nome.
Tu ritorna al tuo Dio,
osserva la bontà e la giustizia
e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre.
Canaan tiene in mano bilance false,
ama frodare.

Èfraim ha detto: "Sono ricco,
mi son fatto una fortuna;
malgrado tutti i miei guadagni
non troveranno motivo di peccato per me".

Eppure io sono il Signore tuo Dio
fin dal paese d'Egitto.
Ti farò ancora abitare sotto le tende
come ai giorni del convegno.
Io parlerò ai profeti,
moltiplicherò le visioni
e per mezzo dei profeti parlerò con parabole.
Se Gàlaad è una colpa,
essi non sono che menzogna;
in Gàlgala si sacrifica ai tori,
perciò i loro altari saranno
come mucchi di pietre
nei solchi dei campi.
Giacobbe fuggì nella regione di Aram,
Israele prestò servizio per una donna
e per una moglie fece il guardiano di bestiame.
Per mezzo di un profeta il Signore
fece uscire Israele dall'Egitto
e per mezzo di un profeta lo custodì.
Èfraim provocò Dio amaramente,
il Signore gli farà cadere addosso
il sangue versato

e lo ripagherà del suo vituperio.

13

Quando Èfraim parlava, incuteva terrore,
era un principe in Israele.
Ma si è reso colpevole con Baal
ed è decaduto.
Tuttavia continuano a peccare
e con il loro argento si sono fatti statue fuse,
idoli di loro invenzione,
tutti lavori di artigiani.
Dicono: "Offri loro sacrifici"
e mandano baci ai vitelli.
Perciò saranno come nube del mattino,
come rugiada che all'alba svanisce,
come pula lanciata lontano dall'aia,
come fumo che esce dalla finestra.

Eppure io sono il Signore tuo Dio
fin dal paese d'Egitto,
non devi conoscere altro Dio fuori di me,
non c'è salvatore fuori di me.
Io ti ho protetto nel deserto,
in quell'arida terra.
Nel loro pascolo si sono saziati,
si sono saziati e il loro cuore si è inorgoglito,
per questo mi hanno dimenticato.
Perciò io sarò per loro come un leone,
come un leopardo li spierò per la via,
li assalirò come un'orsa privata dei figli,

spezzerò l'involucro del loro cuore,
li divorerò come una leonessa;
li sbraneranno le bestie selvatiche.

Io ti distruggerò, Israele,
e chi potrà venirti in aiuto?
Dov'è ora il tuo re, che ti possa salvare?
Dove sono i capi in tutte le tue città
e i governanti di cui dicevi:
"Dammi un re e dei capi"?
Ti ho dato un re nella mia ira
e con sdegno te lo riprendo.

L'iniquità di Èfraim è chiusa in luogo sicuro,
il suo peccato è ben custodito.
Dolori di partoriente lo sorprenderanno,
ma egli è figlio privo di senno,
poiché non si presenta a suo tempo
all'uscire dal seno materno.
Li strapperò di mano agli inferi,
li riscatterò dalla morte?
Dov'è, o morte, la tua peste?
Dov'è, o inferi, il vostro sterminio?
La compassione è nascosta ai miei occhi.

Èfraim prosperi pure in mezzo ai fratelli:
verrà il vento d'oriente,
si alzerà dal deserto il soffio del Signore
e farà inaridire le sue sorgenti,
farà seccare le sue fonti,
distruggerà il tesoro di tutti i vasi preziosi.

14

Samaria espierà,
perché si è ribellata al suo Dio.
Periranno di spada,
saranno sfracellati i bambini;
le donne incinte sventrate.

Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: "Togli ogni iniquità:
accetta ciò che è bene
e ti offriremo il frutto delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più dio nostro
l'opera delle nostre mani,
poiché presso di te l'orfano trova misericordia".
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò di vero cuore,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
esso fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell'olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,

faranno rivivere il grano, coltiveranno le vigne,
famose come il vino del Libano.
Èfraim, che ha ancora in comune con gl'idoli?
Io l'esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
grazie a me si trova frutto.

Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v'inciampano.